MOVIMENTAZIONI MANUALI CARICHI – ESEMPI PRATICI… LEGGI, ASSIMILA, EVITA!
Ciao oggi parliamo della movimentazione manuale dei carichi nei luoghi di lavoro, un rischio tutt’ora ancora molto attuale e frequente.

Detto rischio, ove presente, prevede un DVR (Documento Valutazione Rischi) specifico atto a calcolare tutte le movimentazioni effettuate e valutarne chiaramente il livello di rischio stesso, così da coadiuvare il Datore di Lavoro per una riduzione del rischio residuo.
MA VEDIAMO LA DEFINIZIONE NELLO SPECIFICO
Per movimentazione manuale si intende qualsiasi tipo di attività che comporti operazioni di sollevamento di un peso, ma anche le azioni di trascinamento, spinta o spostamento che possano dare origine a disturbi e patologie soprattutto a carico della colonna vertebrale, ma anche a carico delle articolazioni e dei muscoli.
Inoltre va ricordato che fanno parte di questo titolo anche i rischi derivanti da movimenti ripetitivi e continuati, che possono dare origine anch’essi a patologie osteoarticolari, tendinee e muscolari anche gravi e perduranti.
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POSSIBILI INFORTUNI
In detto ambito vi possono essere diverse tipologie di infortunio ma le più frequenti sono:

- un addetto trasporta alcuni cartoni l’uno sopra l’altro i quali gli impediscono di vedere bene dove cammina in questo modo non si accorge di uno scalino o di una imperfezione del pavimento o più semplicemente di un ostacolo posto a terra lungo il tragitto, e così inciampa e cade a terra con il trasportato riportando contusioni e/o fratture;
- un operaio sta trasportando una cassa del peso di 20 kg dalla zona di imballaggio al mezzo che andrà ad effettuare la consegna, lungo il tragitto la cassa si fa sempre più pesante, sino a sfuggirgli di mano, e procurandosi così lesioni e/o fratture alla gamba e/o al piede;
- due muratori non avendo a disposizione la gru, sollevano a mano un materiale ingombrante come un parapetto del peso di 35/40 kg e lo portano all’interno dell’edificio ove stanno operando, ma durante il trasporto uno dei due inciampa o perde l’equilibrio e una delle sue mani rimane schiacciata fra il parapetto e il muro della facciata, procurandosi così lesioni e/o fratture alle dita o alla mano stessa.
COME PREVENIRE CIO’
Certamente calcolare il Rischio attraverso l’elaborazione di un DVR e la formazione dei lavoratori costante sono due tasselli fondamentali nella lotta agli infortuni nei luoghi di lavoro.
Ma vi sono a monte una serie di comportamenti errati che se eliminati possono già di per sé abbattere fortemente detto rischio, come:
- la fretta nell’operatività;
- percorsi di trasporto stretti e con pericoli di inciampo;
- percorsi di trasporto ove vi siano pavimentazioni non a norma;
- agevolatori mancanti o inappropriati;
- fasi di lavoro mal organizzate;
- carichi troppo pesanti o non pratici da afferrare;
- impiego di persone non adatte;
- mancata conoscenza o consapevolezza dei pericoli;
- cattive e reiterate abitudini.
Evitare un infortunio e quindi prevenirlo è una azione quotidiana.
CONCLUSIONI
Vi sono, come è facile intuire regole da osservare e rispettare, inoltre ove e quando possibile si deve procedere nel modo seguente:
- impiegare mezzi di trasporto meccanici;
- usare mezzi di trasporto azionati a mano;
- usare agevolatori appropriati.
Infine in merito ai dispositivi di protezione individuale (DPI) si sottolinea che in presenza di rischi di infortunio alle mani e ai piedi, si debbono utilizzare guanti e scarpe.
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Marco Mengoli
3476421585
sicurezzantincendio@marcomengoli.it